DORIANO PEDICA

fotografo

Ho 64 anni, risiedo a Fabrica di Roma e fotografo da 54 anni.
Nel 1976 entro a far parte del mondo della fotografia.
Dal 1988 e per ventidue anni ininterrotti ho insegnato Educazione all’Immagine e Fotografia presso la scuola media S. Giovanni Bosco di Fabrica di Roma (VT), e ancora per altri anni ho insegnato fotografi a alle scuole elementari.
Ho preso parte e diretto giurie per concorsi fotografi connazionali e internazionali.
Sono socio fondatore del Circolo Artistico Fotografico di Fabrica di Roma (VT) che è BFI FIAF, inoltre sono promotore e fondatore dell’Accademia Fotografica Italiana e poi frequentatore del Centro Studi e Ricerca Fotografi della Tuscia di Soriano nel Cimino (VT).
Da sempre affascinato alla fotografia creativa, ho intrapreso un percorso verso una corrente fotografica assimilabile alla tecnica ICM.

C’è una ragione evidente perché scegliere un tipo di fotografia così particolare, i colori servono per dare vita e capacità di impatto.
Muovo la fotocamera al ritmo del soggetto fotografato, fondo l’immagine con il tempo musicale, del cronometro , il battito del cuore e delle emozioni che la circostanza presenta.
Nasce quindi una proposta che non è solo ripresa di un soggetto, ma una sua interpretazione in movimento, cercando di esaltare , del movimento stesso, la sua espressione più appariscente.
Insomma qualsiasi luogo o cosa che riesca a segnalare una opportunità da trasformare con possibili personalizzazioni, in dinamicità.
Mi esprimo in modo tale che la composizione possa concorrere a dare emozione, attraverso i colori, la dinamicità e gli accostamenti.
Le manipolazioni della immagine originale non sono comprese in queste immagini, ma sono possibili in altre circostanze quando l’intervento si piega ai risultati che desidero dalla mia ricerca.
Non mi si pone invece, il problema di andare oltre, cercare significati nascosti, cerco il solo e semplice piacere del “bello”, del colorato, della soddisfazione dei sensi, appagamenti immediati e misurabili.
Forse è un piacere fine a se stesso, con la caratteristica però di poterlo trasmettere anche ad altri, e dove l’intervento soggettivo ha la funzione di benessere personale, è bello se possibile condividerlo con quello collettivo.
Cerco comunque e sempre un mondo che si muove ed a colori. Il buio, la fissità e la tristezza ci sarà tempo per sopportarli.

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