ROBERTO LAURENTI

fotografo

Roberto Laurenti nato a Viterbo il 05 aprile 1958 ed ivi residente.
Si è avvicinato alla fotografi a nel 1992 e dal 2005 fonda insieme ad altri soci il Gruppo Fotografico Magazzino120 di Viterbo rivestendo la carica di presidente, attualmente ne è vice presidente.
Dal 2008 è Delegato Provinciale FIAF per la provincia di Viterbo.
Tra il 2005 e il 2012 ha partecipato a workshop e incontri con fotografi che gli hanno permesso di acquisire nozioni di tecnica, composizione e linguaggio fotografico.
Sue fotografie sono pubblicate su alcune monografie e cataloghi mostre progetti nazionali FIAF.
Ha inoltre in attivo diverse mostre collettive eseguite dal 2005 ad oggi con il Gruppo Fotografico Magazzino 120 e personali. nel 2012 riceve dal Consiglio Direttivo FIAF, l’onorificenza di “Benemerito della Fotografi a Italiana –B.F.I.”.

Vivo nella mia casa

Oggi il nostro lavoro e gli impegni quotidiani, ci portano a trascorrere gran parte del nostro tempo fuori casa.
Ecco che, il luogo a cui siamo legati, è vissuto sempre più marginalmente.
Viviamo la nostra casa in sinergia con i nostri tempi, la nostra quotidianità al suo interno è sempre più fugace, la nostra presenza solo apparente, e tutto l’ambiente compreso, si trasformano in una presenza-assenza.
Racconto fotografico eseguito nel mio ambiente domestico con la tecnica del foro stenopeico da me auto- costruito e applicato alla fotocamera digitale.
La fotografia stenopeica (dal greco “stenos” stretto e “opaios” foro ovvero foro stretto) ha origini antiche, utilizzato nella creazione della camera obscura, ne fa riferimento Aristotele (384-322 a. C.).
Questo fenomeno ottico è stato il primo sistema di ripresa dell’immagine reale attraverso la luce, ben prima della invenzione della fotografia.
Con questa tecnica non si utilizza nessuno obbiettivo per la creazione delle immagini, bensì il passaggio della luce attraverso un foro piccolissimo (si parla di decimi di millimetro) realizzato in una sottile lamina metallica, nel mio caso posto nel coperchio del corpo macchina.
La tecnica utilizzata in questo lavoro, avendo tempi di esposizione molto lunghi, che possono andare da pochi secondi a diversi minuti per effetto del micro foro, mi ha permesso di rifl ettere attentamente con me stesso e con gli ambienti della mia casa, contrapponendosi con quello che poi avviene nella realtà.

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