CLAUDIO LIMITI

Claudio Limiti

Clase 1955, da sempre affascinato dalla fotografia. “Oltre che per foto diciamo canoniche, da alcuni anni mi piace utilizzare la macchina fotografica per riprendere dei palinsesti più o meno complessi realizzati artigianalmente in uno studio improvvisato. Questo tipo di approccio mi permette di dare libero sfogo alla creatività e di fare una vera e propria ricerca della visione. Quando punto l’obiettivo entro in un mondo nuovo dove a volte mi capita di meravigliarmi per la bellezza che, a mio modo di vedere, si mostra ai miei occhi. Rimane solo il compito non sempre agevole di trasporlo in immagine tangibile nella maniera migliore per parteciparlo agli altri. Principalmente utilizzo una Nikon D7200 con obiettivo Micro-Nikkor da 60 mm.”

Progetto sfera

La Sfera rappresenta la perfezione, l’unione, la compiutezza: non ha inizio e non ha fine. E’ armonia perché priva di spigoli e di opposizioni. E’ uguaglianza, ciclo perenne della vita, eternità e movimento. E’immutabile: comunque essa ruoti, il suo aspetto esteriore ed interiore non cambia.

Con la sua perfetta circolarità permette di rappresentare il tempo: la cosa più simile a ciò che non si muove mai è quella che torna sempre su stessa.

Secondo Platone l’Universo è un’entità viva sferica che si muove in 7 modi. Il primo “quello che più si accosta all’intelligenza e al pensiero” è il moto circolare. Poi ve ne sono altri sei tutti imperfetti perché hanno un termine: avanti e indietro, a destra e a sinistra, in alto e in basso.

L’intento di questo progetto è di proporre attraverso l’uso della fotocamera dove il fattore tempo è fondamentale e con tutti i limiti imposti dalla bidimensionalità, una sia pur minima parte delle infinite possibilità di movimento che questo corpo può avere.”

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