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18/09/2022

Corso di fotografia, di livello superiore, 10 appuntamenti per arrivare al FoTotempism

Lezione 1 (è consigliato avere il libretto d’istruzioni della fotocamera)

Accenni sulla fotografia istantanea:

diaframma, tempi, profondità di campo, lunghezza focale, ottiche, sensori, sensibilità sensori, tipi di fotocamere, tipi di sensori.

Fotografia con difetto di mosso

               Mosso dovuto al soggetto

               Mosso dovuto alla fotocamera

Fotografia con difetto di sfocato

               Sfocato per messa a fuoco errato

               Sfocato per mancanza di profondità di campo

Lezione 2

Accenni sulla fotografia Mossa Movimentata:

Tecniche del Mosso Movimentato:

Panning (Hernest Haas)

               Fotodinamismo (Fratelli Auturo, Anton Giulio, Carlo Ludovico Bragaglia)

               ICM (Intentional Camera Movement)

Lezione 3

Prima Uscita per attuare il Panning, ICM, Zooming:

Tecniche pratica del Panning

Tecniche pratica dell’ICM verticale

Tecniche pratica dell’ICM orizzontale

Tecniche pratica dell’ICM circolare

Tecniche pratica dell’ICM rotatorio

Tecniche pratica dello Zooming

Lezione 4

Verifica delle foto in Panning, ICM e Zooming dell’uscita della Lezione 3

Considerazioni sugli scatti della lezione 3

Lezione 5

Pratica in studio per ottenere una fotografia in Fotodinamismo

Esercitazioni in studio (suggerito il cavalletto)

Sviluppo e verifica della foto ottenuta in studio fatta in Fotodinamismo

Considerazioni sugli scatti della lezione 5

Lezione 6

Principio del FoTotempismo

Come nasce

Teoria e esame delle fotografie campioni in FoTotempismo

I valori del FoTotempismo

Come si ottiene una fotografia in FoTotempismo

Lezione 7

Pratica base, in studio, per ottenere una fotografia in FoTotempismo

Esercitazioni per ottenere una fotografia in FoTotempismo (opzionale il cavalletto)

Lezione 8

Sviluppo delle foto in FoTotempismo ottenute nelle pratica della lezione 7

Scelta, sviluppo e considerazioni delle foto in FoTotempismo

Lezione 9

Pratica avanzate, in studio, per ottenere una fotografia in FoTotempismo

Esercitazioni avanzate in FoTotempismo con Zoom, Mascherature e altro (opzionale il cavalletto)

Lezione 10

Sviluppo delle foto in FoTotempismo avanzato ottenute nelle pratica della lezione 9

Scelta, sviluppo e considerazioni delle foto in FoTotempismo

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01/08/2022

Ascoli Gianpiero / Notizie / 4.474 comments

10/04/2018

• C.S.F.T. Centro Studi Fotografi della Tuscia
• Via Roma, 46/b 01038 Soriano nel Cimino (VT)

• Come fare un libro fotografico o un racconto fotografico
• Creare un racconto o libro fotografico

Quello di esprimersi con la fotografia è sicuramente un lavoro che, per essere compiuto in modo esaustivo, implica il dover porre attenzione a tanti “dettagli”: innanzitutto un buon uso delle regole della fotografia (è fondamentale seguire le norme della composizione), in secondo luogo: esprimersi in modo corretto nella fotografia (che come sappiamo è ben diverso rispetto all’esprimersi nella lingua orale), infine è importante porre in atto un’attività strategica: ll fotografo/narratore deve al contempo fotografare e comporre il racconto in modo impeccabile, con novità dal punto di vista fotografico e convincere chi sta dall’altra parte, il fruitore.
12 “regole d’oro” che ogni racconto e libro fotografico deve contenere per avere successo.

1) Creare un titolo attraente
Il titolo è la prima e forse l’unica vera possibilità che un fotografo ha a disposizione per riuscire a suscitare interesse nel potenziale fruitore. Perciò scrivere dei titoli ad effetto è veramente un’impresa ardua. i titoli che funzionano meglio sono quelli che promettono al lettore un vantaggio.
2) Aprire ad alto impatto
Se misceliamo un bel titolo con un’apertura che stenta a prendere il volo abbiamo perso tutta la nostra credibilità. Infatti è necessario catturare l’immaginazione del lettore e tenerlo il maggior tempo possibile incollato al nostro racconto, insomma dobbiamo impegnarci ad essere persuasivi! Dedicare interi periodi per la scrittura delle prime 50 parole e la prima fotografia di un articolo con cui si deve sponsorizzare la vendita di un oggetto.
3) Usare fotografie persuasive
Certe fotografie hanno il potere di esercitare maggiore influenza sul nostro processo decisionale rispetto ad altre. È importante dunque capire perché queste immagini sono efficaci, e di conseguenza utilizzarle in contesti adeguati, quindi che abbiano senso sia per il pubblico che per il nostro business.
4) Fotografare estremamente bene
Tutto ciò che raccontiamo inizia e termina con una fotografia. Dunque se desideriamo essere dei fotografi di media bravura, fotografiamo delle scene di medio livello. Di conseguenza, se vogliamo essere dei grandi fotografi, allora dobbiamo cominciare a fotografare grandi scene. In sintesi, le nostre espressioni non devono dire molto o troppo, ma devono solo dire le cose giuste.
5) Inserire particolari delle immagini
I particolari delle immagini fanno rimanere i fruitori sulla nostra pagina, però non devono essere né troppo brevi, né troppo ridondanti. È necessario inserire dei particolari delle immagini che consentano alla pagina di risultare ancora più leggibile.
6) Creare dei sottotitoli accattivanti
Raccogliere le fotografie in grandi blocchi testuali può rendere sfavorevole la capacità di attenzione del fruitore, può accadere infatti che quest’ultimo si annoi e diventi all’improvviso un “lettore forzato”, che visualizza tutto velocemente senza soffermarsi su ciò che realmente è descritto nel nostro racconti. Scrivere/inserire dei sottotitoli o sottofotografie che enunciano un vantaggio specifico per il lettore, lo predisporranno nella condizione di scoprire quali siano.
7) Racconta una storia attraente
Un buon romanzo, film o serie tv iniziano sempre con un personaggio che è in conflitto con qualcosa o qualcuno, poi quest’ultimo viene amplificato creando una storia articolata e singolare piena di risvolti e colpi di scena per poi terminare in un modo soddisfacente per i telespettatori/lettori/fruitori. Lo stesso vale per il racconto o libro fotografico. È necessario creare un eroe, un obiettivo, un ostacolo, un mentore e una morale.
8) Alzare il livello di attenzione con colpi di scena
Utilizzare i colpi di scena all’interno del nostro racconto è fondamentale e riaccendere in modo sensato le varie parti del testo, al contempo ci aiuta a suscitare interesse, facendo leva sulle emozioni dei lettori. Creare Suspance quindi, invoglierà il fruitore ad andare avanti nella lettura.
9) Scegliere immagini sorprendenti e con novità
Quando si parla di contenuti di qualità è importantissimo tenere in considerazione l’uso di immagini accattivanti, sorprendenti, e con contenuti innovativi, che riescano a catturare l’interesse dei lettori. Se la nostra intenzione è quella di creare un racconto interessante non possiamo prescindere dall’uso intelligente di immagini attraenti e persuasive.
10) Chiudere in grande stile
L’obiettivo di una racconto efficace deve essere quello di soddisfare il bisogno informativo del lettore. Quindi la chiave per un finale di successo sta nel capire quale potrebbe essere il punto d’interesse del lettore per poi costruirci sopra una immagine ad effetto.
11) Essere autentici.
Non è fondamentale essere degli esperti del marketing per creare un libro che converta i lettori all’acquisto. Spesso il nostro racconto fa emergere tutto il coinvolgimento che ci abbiamo messo per scriverlo, ed è importante preservare questa genuinità. La storia ci insegna: Fotografate e raccontate come solo voi potete farlo.
12) Crederci e investirci.
Essere dei bravi fotografi che raccontano vuol dire porsi costantemente delle domande: “ho scritto un titolo attraente?”, “ho raccontato una bella storia?”, “sono stato autentico e me stesso?”. E ancora un’ultima cosa che serve è chiedersi se il nostro racconto interessa il fruitore e ha tutto ciò di cui ha bisogno per soddisfare i nostri lettori.
_____________________________________________________________________________
Ora possiamo valutare il nostro contenuto in un colpo d’occhio ed essere sicuri che possiede ogni elemento necessario per fornire i risultati desiderati e i nostri investimenti.
questa lista rappresenta un aiuto concreto, una sorta di “check-list” da tenere sempre presente per aiutarci a raggiungere l’obiettivo voluto.

Enzo Trifolelli

centroimmagine / Notizie / 744 comments

15/02/2018

Nei primi del ‘900 la grande rivoluzione comincia con i futuristi Balla, Boccioni e il cubismo di Picasso, che distruggono definitivamente la visione prospettica. Contemporaneamente, i Fratelli Bragaglia sperimentano la possibilità di rivelare fotograficamente il movimento umano in un singolo  scatto. Questa è la prima volta che ci si allontana dal concetto di fissare i movimenti per rivelarne invece la traiettoria ed è anche il primo esperimento di spazio-tempo in cui il tempo gioca il ruolo di scopritore di verità non  immaginabili  dall’occhio umano. “Noi vogliamo realizzare una rivoluzione,per un progresso nella fotografia: e questo per purificarla, nobilitarla ed elevarla veramente ad arte (…) io affermo che con i mezzi della meccanica fotografica si possa fare l’arte solo se si supera la pedestre riproduzione fotografica del vero immobile o fermato nell’atteggiamento di istantanea, così che il risultato fotografico, riuscendo ad acquistare, per altri mezzi e ricerche, anche le espressioni e le vibrazioni della vita viva e distogliendosi dalla propria oscena e  brutale realisticità statica, venga ad essere non più la solita fotografia, ma una cosa molto più elevata …” sono queste le parole dei Bragaglia. Lo stesso Anton Giulio fa notare che la vibrazione e l’essenza riportate in superficie dalla fotografia foto-dinamica provocano nel fruitore un forte coinvolgimento emotivo: la fotodinamica non è quindi riproduzione, ma creazione.

E ancora dal testo di Anton Giulio Bragaglia : “…Non basta infatti che una fotografia sia mossa, perché divenga una Fotodinamica; né è sufficiente che appena in essa albeggino fioche  immagini ripetute, perché appaia movimentata. In tal modo mi spiego, anche per noi, nella fotodinamica; esiste la prova mossa quale prova mancata, poiché quando una  fotografia è tanto flou e piatta da non porgere la sensazione del tempo nella età delle immagini che vennero distrutte dal moto o vennero mosse troppo poco, allora la prova è fotografia mossa, cioè mal riuscita, e ben lontana dalla dinamica che, invece, anche nella sintesi di traiettoria, deve possedere sempre profonda e alquanto percettibile l’anatomia del gesto per la sensazione dinamica avuta in scopo. Prova mossa dunque non è uguale a prova movimentata perché nella prima esiste un breve spostamento o una completa distruzione dei corpi e nella seconda solo una dematerializzazione di questi, con traccia di movimento: traccia tanto più viva, quanto più recente. Là, dunque, ove la fotografia  appare tanto mossa, e tanto poco movimentata da non esservi più nulla nella lastra, è che la fotodinamica  incomincia, avendo quale scopo il ricordo della sensazione dinamica di un movimento e la sua sagoma scientificamente fedele, anche nella dematerializzazione…“. La Fotodinamica, tende  quindi  a distruggere i corpi in movimento, per coglierne il divenire nel tempo e nello spazio come pura traiettoria. I Bragaglia furono fortemente osteggiati dai pittori futuristi, Boccioni in particolare, che vedevano nel Fotodinamismo una forte concorrenza alle loro opere e il loro sperimentalismo non ebbe, e non ha oggi, il riconoscimento dovutogli.

 

 

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